CENNI STORICI
I primi esempi di tempera all'uovo risalgono al periodo bizantino, in prevalenza nella pittura delle
icone, ma il suo massimo uso si ebbe nel Rinascimento, anche se la pittura a
tempera dei quattrocentisti non era sempre ad uovo puro. Infatti molti pittori di quel periodo tendevano a mescolare olii, essenze e vernici ottenendo così una specie di emulsione.
Icona russa |
Nel "Il libro dell'arte" di Cennini è possibile trovare le ricette per una buona tempera all'uovo. Scopriamo così che si facevano mescolanze di colori con olio, ma che questo era un lavoro
molto faticoso. Fino a qualche decennio fa si pensava che fosse stato Van Eych a introdurre la pittura ad olio in
Europa ma ciò non è corretto perchè l'uso dell'olio era già acquisito da secoli, tanto che ne
scrissero addirittura anche Plinio e Vitruvio e successivamente nel Medio Evo
Teofilo. La tempera che aveva caratterizzato la pittura italiana del Rinascimento,
fu lentamente soppiantata dalla cosiddetta pittura ad olio, benchè molti quadri
della fine del '400, classificati nei musei come pitture ad olio, siano nei
fatti delle emulsioni a base d'uovo, rifinite con velature a vernice ed olio.
S. Martini, "L'annunciazione" |
IIn base ai criteri tecnici degli antichi, oggi molti pittori seguono questa ricetta:
- 1 tuorli di uova fresche
- 1 "mezzi gusci"
di aceto
- 25 g acqua
Il rosso d'uovo e l'acqua vengono sbattuti, si aggiunge poi l'aceto per migliorare la conservazione e infine si mescola il tuttom con i colori
(precedentemente mescolati con sola acqua e ridotti in pasta densa) mettendo tanta pasta di colore e tanta emulsione d'uovo.
Il rosso d'uovo e l'acqua vengono sbattuti, si aggiunge poi l'aceto per migliorare la conservazione e infine si mescola il tuttom con i colori
Materiali utilizzati per la tempera all'uovo |
La tempera all'uovo è differente
dalle tempere moderne perché la pennellata non mai completamente coprente e
quindi si lavora per sovrapposizione di velature di colore o per tratteggio. E' una delle tecniche più
difficili però ha anche il vantaggio che - a lavoro ultimato - risulta più
pittorica rispetto alle tempere tradizionali che rimangono comunque più
grafiche e fredde.
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